Er Pinto X Greenpeace

Er Pinto X Greenpeace è una collezione di abbigliamento detox in edizione limitata. Questi prodotti sostenibili e in cotone biologico sono stata realizzati in collaborazione con Er Pinto, uno dei maggiori esponenti della poesia di strada italiana.

Abbiamo unito il suo stile di street artist con l’ambientalismo e l’attenzione alla crisi climatica, per fare incontrare due mondi che definiscono le nuove generazioni interessate all’arte come espressione di attivismo. La moda si trasforma in poesia sostenibile, che ci ricorda l’importanza di salvare ogni ecosistema in pericolo.

I prodotti Er Pinto X Greenpeace sono unici: fanno parte della campagna Detox di Greenpeace, per ripulire l’industria tessile da sostanze e processi inquinanti collegati al fast fashion. Grazie ai pochissimi pionieri al mondo della moda sostenibile, queste creazioni entrano a far parte di una catena di produzione di slow fashion, trasparente e pulita al 100%, nel pieno rispetto dell’ambiente e dei diritti umani.

La campagna Detox di Greenpeace viene ideata per le persone che desiderano una moda sostenibile e solidale, lavorando in sinergia con i propri fornitori per rendere la filiera produttiva eco-sostenibile e rispettosa dei diritti dei lavoratori e lavoratrici. 

Er Pinto ha inoltre realizzato un murale con vernici sostenibili per Greenpeace a Borgo Universo, Aielli (AQ). L’obiettivo è quello di sensibilizzare i visitatori rispetto al tema dei cambiamenti climatici e al pianeta che lasceremo alle future generazioni.


La collezione Er Pinto X Greenpeace

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Per scoprire di più su Er Pinto e le sue opere di street poetry visita la sua pagina Instagram o il sito ufficiale dell’artista!

LA CATENA DI PRODUZIONE

Insieme ai pionieri della moda sostenibile, abbiamo creato una catena di produzione trasparente e pulita al 100%: dalla produzione del tessuto alla stampa, tutto a impatto zero sull’ambiente.
Perché? Negli ultimi decenni, l’industria della moda ha continuato a crescere, soprattutto nel settore del fast fashion, che si basa su una produzione a basso costo, un consumo frequente e un uso di indumenti di breve durata. L’impatto ambientale di questa industria prevede oltre 92 milioni di tonnellate di rifiuti prodotti all’anno e 79 trilioni di litri di acqua consumata. Sulla base di questi dati, necessitiamo di cambiamenti strutturali nel modello di business della moda, tra cui l’introduzione di pratiche non tossiche al 100% lungo tutta la catena di produzione, nonché un cambiamento nel comportamento dei consumatori.